C'è chi lo chiama Prâna. E' l'energia invisibile che unisce gli esseri viventi e che dà loro vita, ma non è costituito da ossigeno, idrogeno o azoto.
I magggiori yogi indiani affermano che «il prâna è la somma di tutte le energie contenute nell'universo». E' l'energia indifferenziata che pervade il creato e che si manifesta in ogni momento e ovunque in forme sempre differenti. Radiazioni elettromagnetiche, magnetismo, gravitazione e persino il pensiero rappresentano sottili forme di prâna. Noi esistiamo in un oceano di prâna. Il Prâna in realtà è una sola energia, ma appare molteplice osservandola nelle sue diverse funzioni.
Tutti gli esseri viventi esistono finché riescono ad assorbire prâna attraverso il respiro, attraverso la pelle, attraverso il cibo. Quando questa energia divina entra in noi diventa prâna individuale, che percorre e permea tutto il corpo come energia sottile della vita eterna. Circola in noi attraverso canali sottili che si chiamano nâdî e assume nomi e funzioni diverse. Mentre inspiriamo, questa energia si diffonde in noi; espirando esce da noi ciò che non ci occorre.
Quando siamo nati il nostro primo atto è stato inspirare ed è un dono che restituiremo con l'ultimo atto che sarà l'esalazione del respiro quando ce ne andremo.
Il prâna può essere accumulato nel sistema nervoso centrale e in particolare nel plesso solare. Lo Yoga fornisce il potere per indirizzare questa corrente energetica coscientemente e volontariamente tramite il pensiero. In sostanza, questo concetto corrisponde a quello della fisica nucleare, che considera qualsiasi materia come energia "arrangiata" in maniera diversa. Il magnetismo, l'elettricita' e la forza di gravita' sono manifestazioni diverse di energia.
Jung racconta di aver studiato che un gruppo di primitivi iniziava la propria giornata respirando nel palmo delle mani e offrendo il respiro al Sole nascente. Quando Jung li interrogò, facendo loro gentilmente rilevare che quella, per lui, era solo una superstizione, gli uomini della tribù risero della sua incapacità di comprendere l’elementare “dovere” di offrire il primo respiro alla fonte d’energia che mantiene in vita il mondo. Ancora oggi in ogni caso nella pratica yoga esiste "Il saluto al sole". Si tratta di una serie di movimenti che accolgono l'energia dell'universo nell'individuo che li attua.
Il termine sanscrito prâna (प्राण) significa letteralmente vita, in seconda istanza viene inteso come respiro. Secondo la fisiologia induista, tutti gli esseri viventi, in quanto tali, sono dotati di prâna, la cui conservazione deriva dal corretto svolgimento di tutte le funzioni psicologiche, emotive e fisiologiche necessarie al mantenimento armonico dell'equilibrio.
Nello Yoga e nelle tecniche di guarigione indiane il saper padroneggiare il respiro assume un ruolo fondamentale, poiché questa funzione viene posta sotto un controllo consapevole.
A leggere o sentire cose di questo genere molti sorridono. Siamo invece disposti a credere a molte fantasticherie senza batter ciglio. Ognuno apra il frigo o la dispensa e osservi quanti prodotti pubblicizzati dalla sola televisione ha in casa. Si considerino anche tutte le volte che abbiamo dato un senso solo nostro alla parola amore. In molti casi si trattava di immaginazione e ci abbiamo messo malauguratamente il cuore e la testa. Ognuno ci ragioni.
28 giugno 2010
IL SOFFIO INVISIBILE
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