
Scoppia l'estate prepotente e giallastra. Tutti partono. Città svuotate a misura di straniero errante. Al mare, ai monti o nelle campagne fuori porta. Gente senza lavoro ma pagata si accinge a migrare. Momentaneamente. Verso mari esteri o mete più vicine. Con sè un sacco di cianfrusaglie inutili. E il bagaglio ineludibile del corpo. Altre masserizie a contorno. Il corpo. Che peso. L'estate, si sa, è calda, a tratti bollente. I ginecologi a settembre hanno un gran da fare, tra candide, herpes e non so più cosa. Le donne incidono tacche brillanti su cinture da sera. A segnare le conquiste attuate. Gli uomini, tronfi come tacchini al Ringraziamento, mentono. Raccontano immancabili acchiappi estivi alle macchinette del caffè. Scappano invece come conigli da tane di altri. Imbarazzanti entrambi. Risulta impossibile decidere chi rappresenti il peggio. Nemmeno ricordano il nome. Le donne almeno degli occhi sanno il colore. A volte lo classificano. Nessuno parla al compagno di branda. Nè prima nè dopo. Certo non durante. Curioso sapere come si eviti l'anima. Che è fatta di parole. Anche solo accennate. Basterebbero nomi sussurrati in posizioni persiane. Andrebbe spiegato. Invece nessuno fà domande nè si chiedono risposte. Resta collezione non tanto privata di scatti evanescenti. Almeno fossero seppiati. Varrebbero qualcosa. Invece si guarda il cielo zeppo di stelle cadenti, senza neppure un desiderio da chiedere. E la stella non cade. Ci è risparmiato il dolore di considerare un'assenza totale. A volte, quel vuoto abissale, è la nostra essenza. Siamo fatti di nulla. Nessun desiderio, sogno, una qualunque velleità artistica di un qualche genere. Siamo fatti della materia con cui sono costruiti i sogni notturni, quelli che si dimenticano più facilmente. Non ci si rende conto invece che ci siamo dentro a piedi uniti e saldi. Una conchiglia ordinaria, bordata di verde smeraldo, ci racchiude. Non si considera nè la madreperla che la riveste all'interno, nè quel cerchio splendente che la circonda. Siamo come paguri alla perenne ricerca di nuova casa. Basta che sia più grande.
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