4 agosto 2010

LA PAURA DEGLI ANGELI

Sono in usuale negozio di stampe e affini. Sfoglio distrattamente cataloghi ricchi di riproduzioni a colori. Ce n'è per tutti i gusti. Paesaggi improbabili, antichi pittori, moderni imbrattatele. Chi vuole si può riempire la casa di capolavori inestimabili spendendo poco. Mi colpisce come una specie di fulmine la raffigurazione fittizia di particolare famoso della Cappella Sistina. La creazione dell'uomo da parte di Dio. Noto provider telefonico si è impossessato di un ulteriore particolare. La mano di Dio che, creando l'uomo, parte dalla mano di qull'essere nuovo. Sembra quasi un continuum. Dio e l'uomo insieme indissolubilmente. Ma l'interesse è altro. Gli angeli che sostengono e contornano Dio mentre crea, hanno sguardi allarmati. Quasi spaventati e stupiti da ciò che sta facendo il loro Signore. E' come se intuissero l'errore madornale che Egli sta per fare. La loro impotenza davanti al disastro già avvenuto è tutta nei loro sguardi. Non possono evidentemente fare più nulla. La catastrofe è avvenuta davanti ai loro occhi. Il peggio è ormai avvenuto. Dio ha creato l'uomo e sarà immane sciagura. E' come se gli angeli già prevedessero il loro inane impegno come custodi di quella razza dissennata, violenta. Prepotente oltremisura. Non potranno fare molto ed è come se lo sapessero. Custodiranno per mandato divino chi non vuole essere custodito. Veglieranno su persone che non sanno nemmeno che esistono. Proteggeranno gente che si sparerà a velocità irriferibile su strade pericolose e buie. Loro sanno. E hanno paura.

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