16 luglio 2010

ECCESSO

Poto un gelsomino domestico, generoso ma invadente. E' sera, le luci delle case di fronte rischiarano appena la pianta da trattare. Eseguo con simulata scioltezza movimenti nella semioscurità. Rifletto sugli eccessi. Questo arbusto mi da pensieri pedanti. Siamo in genere troppo indaffarati, mangiamo troppo, sudiamo troppo, siamo ricchi in modo sproporzionato. E ancora siamo esagerati negli abiti che portiamo con falsa nonchalance, le donne sono spesso troppo bionde, siamo troppo immersi nel nostro mondo. Si vive in modo soverchio una specie di incubo solitario e insistente. Siamo esagerati nell'educare i figli che diventano pericolosamente un'eccedente copia di noi stessi. Siamo esorbitanti nelle auto che possediamo, ci circondiamo di miriadi di oggetti inutili. A riempire un vuoto incolmabile. Non ci basteranno mai, ma continuiamo insensati acquisti. Le dimore sono sfarzose e opulente, a dimostrazione di quanti troppi denari abbiamo. Al contrario, qualcuno esibisce troppo uno stile di vita eccessivamente pauperistico. E poi abbiamo troppe alcove in cui distenderci e fare ginnastica. Oppure, senza alcuna mediazione, troppa ascesi con cui governiamo una vita ostinatamente senza sesso. In ogni caso, facciamo fitness in modo smodato. Possediamo come se fosse cosa naturale un'infinità di case: in montagna, al mare, in città. C'è chi non si fa mancare nemmeno un cottage in campagna. Magari in paese straniero adatto. Talvolta si dispongono anche oggetti di valore in quantità smisurata. C'è chi detiene un potere che appare pressochè immenso e totalmente feroce. Tanto più è quantitativamente rilevante, perchè governa molte persone, luoghi e intensi legami politici. Spesso trattasi di maschi alfa alfa, tronfi e ubriachi di quello che fanno e di quello che credono di essere. Sempre troppo. A volte sono brevi dormitori. Stanno troppo svegli, senza apparenti conseguenze. Credono che il mondo riposi tre ore per notte come loro. Inviano troppi messaggi telefonici notturni a malcapitati collaboratori, senza ritegno per la vita privata altrui e le forze limitate del prossimo. Esigono senza misura, devozione e fedeltà più che assolute. Hanno quantità di amanti indescrivibili. Fanno male totalmente a se stessi e a chi gli sta intorno. Spesso in giochi troppo complessi. E nessuno capisce quel che succede. Alle aziende fanno guadagnare troppo. Risanano, esagerando, bilanci fallimentari. In generale, ci sentiamo troppo dio. Siamo tutti invece troppo ignoranti, senza idee e senza alcun progetto concreto da realizzare. Viviamo futilmente alla giornata. Siamo troppo in ansia per un futuro che non c'è ancora. Esageratamente voltati a un passato che non rappresenta più nulla e troppo proiettati nel futuro che è in mano al fato e non dipende da noi. Siamo troppo orgogliosi, pigri, faccendieri, esuberanti, introversi e noiosi. Siamo un modello assoluto, inimitabile. Anche questo post sta diventando eccessivamente lungo in modo assai imbarazzante. Troppo.

* Se si attua una query con un motore di ricerca mediamente potente, è possibile individuare degli "oggetti perfetti". Questo è troppo perfetto. Ero incerto se proporlo al lettore. Ma sono troppo entusiasta di ciò che ho trovato. Sicchè eccolo. Nell'immagine è proposto l'orologio maxi ingranaggio silver realizzato in materiale plastico, disponibile anche in nero.

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