Parlo della temporalità, di quanto sia importante situarci nel tempo, tra un ieri che non c’è più e un domani che deve ancora arrivare. Vediamo la linea del tempo. Distribuisco fotocopie. Almeno la preistoria, la comparsa dell’uomo, i dinosauri, le grandi civiltà del passato: gli Egizi, i Maya, i Cinesi, il Giappone, gli Etruschi, i Fenici, i Romani, i Greci.
Prima e dopo Cristo, per l’Europa resta un pilastro fondamentale. Il Sacro Romano Impero con Carlo Magno, il Medioevo, Napoleone, la Rivoluzione francese, le due guerre mondiali.
B. commenta: “Ma che ci importa del passato? Il passato è andato non conta, conta solo il futuro”.
Io: “Dillo a tuo nonno, sarà contento”. Farfuglia qualcosa tipo “FFanculo”. Faccio finta di non sentire.
Passo oltre e parlo di nuovo vagamente di Virgilio.
12 aprile 2010
IL TEMPO
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