5 settembre 2010

7.05a.m.

I rientri portano con sè sempre buoni propositi. Uno dei miei è di fumare meno. A tal fine, decido di riprendere la corsa. Lo facevo da ragazzo. Avevo poco fiato e mi incaponivo a impegnare i muscoli oltremisura. Il giorno dopo era didastro assicurato. Acido lattico ovunque, anche in muscoli che pensavo di non avere. Il parco periferico in cui mi reco è deserto. A farmi compagnia nugoli densi di cornacchie sfacciate. Diverse dai corvi, loro affini, più grandi e di colori sfumati, dal nero al grigio. Becchi grandi e voraci si intrufolano sapienti in cestini verdi della spazzatura. L'amministrazione locale le ha portate in quel luogo per contenere l'avanzata inesorabile del piccione urbano. In realtà, le due comunità hanno trovato una sorta di agreement, per cui le due specie si sono spartite fraternamente il territorio. Sicchè ora il parco ha una folta comunità sia di piccioni che di cornacchie. L'ecosistema gode. Il parco ha una planimetria pressocché rotonda; mi avvio in uno dei viali principali.

- L'immagine rappresenta la tecnica di corsa per il calciatore. Mi sembra simile al footing, anche se non ho mai giocato a pallone. Nemmeno da piccolo.

La corsa è fantastica. Impegna il corpo quel tanto che basta per lasciar fluire liberi i pensieri, si va dove si vuole, nessuno ti costringe a fare nulla che tu non voglia. Si producono endorfine a pacchi e già dopo il primo giro sento salire l'umore. Costa poco e puoi farlo quando vuoi. Vincoli quasi zero. Dimensione perfetta per anarchici. Incrocio al secondo giro un paio di canare stanche. I loro quadrupedi più sfiancati ancora, non sembrano godere dell'occasione offerta. Io invece ritrovo con piacere il ritmo cadenzato del fisico in movimento atletico, il cuore non accellera eccessivamente e le gambe rispondono bene. Mi fermo dopo il terzo percorso, non voglio strafare. Per essere il primo giorno mi pare abbastanza. Mi sento molto kantiano; fà ogni cosa come se diventasse norma. Mi ritrovo in pace con il mondo e sento di aver fatto una cosa buona. Torno a casa. Domani sarà scuola, con tutti gli impegni di seguito. Non accendo l'usuale sigaretta, nè prima nè dopo la doccia.

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