26 maggio 2010

CI SONO GIORNI

Ci sono giorni in cui nulla è come dovrebbe essere. Comincia dalla notte e senti arrivare il buio che ti attende in giornata. Non dormi e se ti assopisci hai continui risvegli che ti accompagnano fino all'alba. Poi ti alzi con un corpo più pesante del necessario. Fai gli stessi gesti di sempre, compi i riti essenziali per renderti presentabile al mondo. Infine sei fuori, nella strada, come sempre. Sono giorni in cui ti senti esposto, vulnerabile più del solito. Sai che basta un'inezia perché tu possa rovinare le relazioni con gli altri; con parole certamente sbagliate, magari dette a un incolpevole amico. La fatica è tanta, sai che le possibilità di fare del male alle persone che ti sono vicine è altissima. Ti senti un animale pericoloso. Pur non nella tua natura, improvvisamente sei pronto invece ad attaccare, aggredire e colpire il primo che ti guarda in quel giorno sbagliato. Non ti concedi nessun perdono e la stanchezza dello sforzo della non belligeranza rischia di peggiorare le cose. Ci sono giorni in cui sarebbe meglio blindarsi in casa, con una bottiglia in una mano, un libro nell'altra e al culo il mondo. Che è bene resti fuori. Per una specie di necessaria protezione nei confronti di tutti quelli che ti conoscono, di chi potresti incontrare o che ancora non sai chi possa essere. Senz'altro non gli daresti mezza occasione.
Se dormo, riprendo me stesso e il mio respiro. Sono di nuovo qualcuno a cui, volendo, ci si può avvicinare. Anche un disco aiuta.

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