22 marzo 2010

INIZIO

Sostituisco una collega uscita di testa alle soglie della pensione. Pare che abbia avuto uno scazzo definitivo con la collega di diritto, sono volate parole grosse, qualcuno ha sentito rumori di pugni agli armadietti metallici. Insultava gli allievi. Poi è scomparsa. E' arrivato un certificato medico che la copre fino alla fine dell'anno, poi aspettativa. Per me è la pacchia. Lavoro assicurato, almeno fino alla pensione della poveretta. Mors tua vita mea.
Incontro la terza. Mi guardano, squadrano le mie scarpe, i miei occhiali e la mia cravatta. Ho la percezione che mi stiano anche annusando. Mi dicono che la supplente dell'anno scorso con loro ha pianto. L'hanno fatta scappare. Misurano l'effetto che fa l'ammissione. Non faccio una piega. Incomincio a parlare di comunicazione e media, gli argomenti che preferisco. Ma non riesco a dire nulla. La lezione mi rendo conto resta un'utopia sullo sfondo di un brusio continuo e di risate sguaiate. Finisce l'ora.

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